PAESAGGI - LANDSCAPES

Un’installazione immersiva curata dall’egittologo Enrico Ferraris, che ha portato i visitatori attraverso i paesaggi dell’Egitto.

Client:

Museo Egizio di Torino

ANNO:

2024

#stopmotion #animation #outofcharacter

IL BRIEF: UN RACCONTO DELLA NATURA NEL TEMPO

Il Museo Egizio desiderava mostrare come il paesaggio naturale egiziano si sia trasformato nel corso dei millenni. L’obiettivo era creare un racconto visivo che mettesse in primo piano l’evoluzione della natura e, solo in secondo piano, l’impatto dell’uomo.

Questa visione ha guidato l’intero processo creativo, portando alla costruzione di un viaggio che attraversa spazio e tempo, dalla realtà documentata fino a suggestioni ricreate con l’intelligenza artificiale.

UN VIAGGIO NEI PAESAGGI DEL TEMPO

“Paesaggi – Landscapes” è un progetto nato dalla collaborazione tra il Museo Egizio di Torino e Robin Studio, con un obiettivo ambizioso: catturare l’essenza del paesaggio egiziano, raccontandone l’evoluzione attraverso un’esperienza immersiva.

Questo lavoro ha richiesto quasi un mese di intense attività sul campo, con trasferte in Egitto da gennaio a marzo 2024 e una successiva fase di produzione che si è conclusa nel giugno dello stesso anno.

Attraversando l’Egitto da Hamamia e Gebelein fino a Luxor e Aswan, il team ha raccolto una quantità impressionante di dati visivi e digitali: riprese video in 8K, scansioni 3D, riprese aeree con droni e registrazioni sonore sul campo.

Tutto ciò ha dato vita ai contenuti di una sala immersiva presso le Gallerie d’Italia di Torino, offrendo al pubblico un’esperienza multisensoriale unica e coinvolgente.

SFIDE TRA PASSATO E FUTURO

Il progetto ha presentato diverse difficoltà. La logistica in Egitto, ad esempio, ha imposto restrizioni sull’uso di attrezzature personali, rendendo necessario un attento noleggio locale.

Le riprese con droni sono state effettuate in un secondo momento, richiedendo una pianificazione precisa per garantire coerenza visiva.

La realizzazione di modelli tridimensionali e la loro integrazione con tecniche avanzate di CGI, come il “Gaussian Splat”, hanno rappresentato un’altra grande sfida tecnica.


Un momento cruciale è arrivato durante la fase di prova, quando ci si è resi conto che i movimenti e le transizioni troppo rapide delle immagini provocavano disagio nel pubblico. Questo ha portato a un completo ripensamento del ritmo narrativo, rallentando le sequenze e rendendo l’esperienza più fluida e avvolgente.

LA MAGIA DELLA MULTIDISCIPLINARITÀ

Ciò che ha reso speciale “Paesaggi – Landscapes” è stato il sapiente intreccio di tecnologie innovative e approcci creativi.

Il lavoro ha combinato riprese in 8K, scansioni 3D ad altissima risoluzione, un sistema audio immersivo 16.1 e l’intelligenza artificiale generativa per ricostruire paesaggi ed epoche perdute.


L’esperienza immersiva si sviluppa su quattro pareti di proiezione, ognuna delle quali gestisce un segmento del panorama complessivo. Questa suddivisione ha permesso di gestire un output visivo di ben 27.000 pixel, rendendo possibile ciò che sarebbe stato tecnicamente irrealizzabile con un unico sistema.


Il risultato è stato un racconto corale che unisce documentazione storica e narrazione immaginativa, creando un ponte tra il reale e l’onirico.

L'IMPATTO DI UN RACCONTO UNICO

L’ambiente immersivo creato ha regalato al pubblico un viaggio nell’Egitto di ieri e di oggi.

La ricchezza visiva, l’audio multidirezionale e i contenuti generati dall’intelligenza artificiale hanno suscitato emozioni profonde: meraviglia, curiosità e stupore.

La combinazione di suoni ambientali reali e ricostruzioni digitali ha avvolto gli spettatori in un’esperienza sensoriale totale, trasformando il paesaggio egiziano in un luogo dell’anima.

La risposta del pubblico è stata entusiastica, confermata dal successo in biglietteria e dall’attenzione dei media.
Articoli, recensioni e post sui social hanno amplificato il fascino di un progetto che non si limita a raccontare, ma invita a vivere un’epoca lontana in modo straordinariamente moderno.