Edoardo Mecca in “Avrei soltanto voluto”

diver

produzione de La Repubblica Estetica
regia di Simone Cutri
con Edoardo Mecca
con Fiorella Grasso, Monica Iannessi, Valeria Montunato, Matteo e Giulia
contenuti video e retroproiezioni di Stefano Demarie
audio di Marco Libanore

Sinossi
È notte, in una stanza immaginaria che rimanda alla camera di un adolescente e che è metafora contemporaneamente della Rete, della mente umana, delle nostre relazioni, dei nostri sentimenti: un letto immaginario, al centro, circondato da computer portatili sempre accesi. Alle sue spalle: le immagini dei suoi demoni interiori che danzano; i suoi ricordi di bambino, la purezza, l’ingenuità, la capacità di giocare; la madre che tenta di migliorare il rapporto con lui, di conoscerlo, di andare più a fondo; le frasi scritte sui social network più utilizzati dai ragazzi: Snapchat, Ask, Instagram, Facebook, Twitter. Il protagonista è una presenza-assenza, un’anima, quasi un fantasma che, come sospeso in un’altra dimensione, racconta con inquietante serenità i suoi giorni rovinati dal cyber-bullismo: prima come carnefice, poi come vittima. Infine, a chiusura dello spettacolo, un intenso monologo che descrive l’immenso rimpianto del ragazzo: tutte le cose belle che avrebbe voluto fare, ora che non c’è più.