Touch is the first sense we develop and through which we begin to know and explore the world. In an era in which we could’nt make physical contact, we feel the need to give materiality to images as well as to objects.

I.M. Material, three days of exhibitions and talks that told of how matter can change over time, of how, thanks to digital art and technology, objects dating back thousands of years can be seen and touched by hand, and how the synaesthetic story developed thanks to a few key words can make the listener perceive the precision of the gesture, the harmony between hand, eye and brain and the sensitivity of the craftsman.

Il tatto è il primo senso che sviluppiamo e attraverso cui iniziamo a conoscere e a esplorare il mondo. In un’epoca in cui il contatto fisico è venuto meno, sentiamo il bisogno di dare matericità anche alle immagini, oltre agli oggetti.

I.M.Material, tre giorni di esposizioni e talk che hanno raccontato di come la materia possa modificarsi nel tempo, di come, grazie all’arte digitale e alla tecnologia, si possano vedere e toccare con mano oggetti risalenti a migliaia di anni fa, di come il racconto sinestetico sviluppato grazie a poche parole chiave possa far percepire a chi ascolta la precisione del gesto, la sintonia tra mano, occhio e cervello e la sensibilità dell’artigiano.