Out Of Character è un cortometraggio di animazione a tecnica mista diretto da Niccolò Gioia.
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Anton è un ragazzino che per socializzare con i suoi compagni di classe modifica continuamente il proprio aspetto, trasformando il proprio stile di animazione in base a quello della persona con cui desidera comunicare.
Presto scoprirà che gli manca un’identità propria e che ha bisogno di trovare un modo diverso per relazionarsi con gli altri e ritrovare se stesso.
Il film esplora le tematiche della ricerca di identità e dei rapporti interpersonali attraverso lo stratagemma metanarrativo dell’utilizzo di svariate tecniche di animazione e della loro ibridazione.
Out Of Character ha rappresentato la prima produzione interna Robin: il team si è occupato di tutte le fasi della lavorazione del cortometraggio, dal concepimento, alla realizzazione, alla distribuzione.
Tecnicamente, la sfida più grande è stata quella di rappresentare visivamente la metamorfosi del protagonista Anton integrando in maniera fluida le diverse tecniche di animazione – 2D, 3D e stop motion.
Out Of Character è stato realizzato mediante una pipeline ibrida per rendere coesi elementi stilisticamente molto diversi tra loro.
La base del mondo di Anton è realizzata in 3D CGI, che viene successivamente popolata da personaggi bidimensionali disegnati a mano, pupazzi realmente esistenti portati in vita dalla stop motion, sagome piatte di cartoncino in cut out, e molti altri ancora.
In fase di compositing tutti questi i personaggi sono stati processati in modo che l’illuminazione e le ombre rispecchiassero quelle dell’ambiente in cui si trovano.
Degno di nota è la modalità con cui la bocca della versione di Anton in stop motion è stata animata: per ridurre sprechi di materiale al minimo si è scelto di avere un’unico volto statico per Anton, che è stato poi aumentato applicando, in compositing, una bocca realizzata in 3D CGI che segue i movimenti della testa del personaggio con tracking tridimensionale.
Una soluzione che negli ultimi anni è diventata molto diffusa nel mondo della stop motion, e ai tempi dello sviluppo del cortometraggio ancora inesplorata.
Anton ha viaggiato il mondo attraverso i circuiti di festival di animazione, vantando una selezione ufficiale nella 53esima edizione del Giffoni Film Festival, nel programma Parent Experience e una menzione d’onore ai Ray Harryhausen Awards, e ha vinto come miglior cortometraggio al Busa Film Festival e al Fellini Film Festival.
Il cortometraggio viene usato regolarmente come caso studio per gli studenti dei progetti PCTO “Animating the Fantastic”, in collaborazione con il Politecnico di Torino, all’interno di progetti formativi in collaborazione con Scuola Comics e scuole secondarie, e durante il corso di Visual Effects & Animation for film industry di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione.
Scritto e diretto da Niccolò Gioia
Prodotto da Riccardo Antonino
Musiche di Alessandro Toso
3D shading e environment artists:
Luca Chiapatti, Emanuele Plicato
Edoardo Toso, Valentina Burgio
Supervisore all’animazione Enrica Maggiora
Animatore Niccolò Gioia
Assistente all’animazione 2D Matilde Capello
Direzione artistica Aurora Tomaselli
DOP Lisa Lo Presti
Tecnico luci Matteo Morato
Produttrice Esecutiva Laura Conti