IL NAUFRAGIO DEL CANALE DI SICILIA

Memoria digitale di una tragedia: Un progetto di memoria collettiva tra tecnologia e umanità.

ANNO:

2024 - 2025

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UN'IMBARCAZIONE TESTIMONE DEL TEMPO

Il 18 aprile 2015 si è consumata una delle tragedie marittime più drammatiche della storia contemporanea: il naufragio di un’imbarcazione nel Mediterraneo, in cui persero la vita oltre 1200 migranti. Un evento che rappresenta non solo un disastro umano, ma anche un simbolo delle crisi migratorie del nostro tempo.

L’Università di Milano ci ha affidato il compito di documentare e preservare la memoria di questo naufragio attraverso un progetto unico: la scansione 3D dettagliata dell’ imbarcazione. Un’iniziativa che, unendo tecnologia avanzata e sensibilità umana, mira a creare una testimonianza interattiva e visiva di grande impatto, capace di coniugare memoria, educazione e riflessione sociale.

TRA STORIA E TECNOLOGIA

Il progetto si è concentrato su due obiettivi principali:

  1. Documentare in dettaglio il relitto del naufragio per offrire una testimonianza visiva e storica di questo evento devastante.

  2. Sensibilizzare il pubblico sul tema delle migrazioni, attraverso l’uso di modelli 3D interattivi e una riproduzione immersiva della scena.

Per raggiungere questi obiettivi, è stata sviluppata una combinazione di modelli ad alta e bassa risoluzione, ideali per essere utilizzati in contesti didattici, espositivi e commemorativi.

LE DIFFICOLTÀ AFFRONTATE

Il progetto ha presentato sfide tecniche e operative complesse, che hanno richiesto soluzioni innovative:

    • Restrizioni di accesso fisico al relitto: Nonostante fosse necessario acquisire dati anche sugli spazi interni del relitto, il bando imponeva il divieto di accesso fisico. Per superare questo vincolo, sono stati adottati metodi di rilievo remoto, utilizzando tecnologie come scansione laser e fotogrammetria montate su supporti esterni, per ottenere una documentazione completa senza compromettere la sicurezza.

    • Gestione di enormi volumi di dati: L’acquisizione di oltre 2 terabyte di dati ha richiesto l’impiego di infrastrutture hardware avanzate e software specializzati per gestire e ottimizzare l’elaborazione delle informazioni.

    • Allineamento dei modelli 3D interni ed esterni: Integrare accuratamente i dati raccolti all’esterno e all’interno del relitto ha richiesto l’uso di algoritmi sofisticati di calibrazione e allineamento, per garantire una rappresentazione precisa e fedele della realtà.

    • Creazione di modelli low poly: È stato necessario ottimizzare i modelli per applicazioni interattive, mantenendo al contempo la qualità visiva con texture ad altissima risoluzione (16k). Il bilanciamento tra dettagli e performance è stato cruciale per offrire un’esperienza utente fluida e di alta qualità.

SCANSIONE DEL FONDO DELLA SENTINA
OSTACOLATA DALL'ACQUA

 Un’importante difficoltà riscontrata durante il progetto è stata la presenza di acqua nel fondo della sentina, causata dai gravi danni subiti dal barcone. Questa condizione rendeva impossibile eseguire una scansione diretta delle parti più basse del relitto, compromettendo la completezza del modello tridimensionale.

Soluzione Adottata

Per affrontare il problema, è stata condotta un’analisi approfondita di tutte le possibili soluzioni, con l’obiettivo di trovare un approccio efficace ma non invasivo. Tra le opzioni considerate, come la realizzazione di fori nello scafo per facilitare il drenaggio, si è deciso di adottare un metodo che garantisse il massimo rispetto per l’integrità del relitto.

La soluzione finale è stata quella di utilizzare una pompa idraulica fornita dai vigili del fuoco, che ha permesso di svuotare temporaneamente l’acqua dalla sentina. Questa operazione è stata eseguita con estrema cura, per evitare ulteriori danni alla struttura e preservare l’autenticità del relitto.

Una volta rimosso il liquido, è stato possibile accedere al fondo della sentina e completare la scansione in modo accurato, utilizzando gli strumenti di rilievo precedentemente pianificati.

Risultati
Grazie a questa soluzione, il modello tridimensionale è risultato completo anche nelle aree che inizialmente sembravano inaccessibili. La combinazione di pianificazione dettagliata e intervento tecnico ha consentito di documentare ogni parte del relitto con precisione, rispettando al contempo l’integrità dell’oggetto di studio.

RISULTATI FINALI

Il risultato di questo progetto è stato straordinario, con un impatto emotivo e visivo profondo:

  • Modelli 3D ad alta risoluzione del relitto, utilizzabili per mostre e applicazioni didattiche.

  • Un modello low poly ottimizzato per esperienze interattive, compatibile con visori VR e altre piattaforme digitali.

  • Un memoriale visivo, dove sono state incluse sagome stilizzate nei punti dove sono state ritrovate le vittime, rendendo il modello non solo un documento tecnico, ma una testimonianza umanitaria che invita alla riflessione sulla tragedia.

UN'ESPERIENZA INTERATTIVA E IMMERSIVA

Per amplificare l’impatto emotivo, è stata progettata un’esperienza VR che permette agli utenti di esplorare il relitto in prima persona. Camminando tra le sagome, i visitatori possono immergersi nel contesto della tragedia, percependo la drammaticità degli spazi e la tristezza di quella storia.

UN PROGETTO UNICO

Quello che rende questo progetto davvero speciale è la fusione di tecnologie avanzate con una forte componente umanitaria e sociale. In un panorama in cui molti progetti si limitano alla sola documentazione tecnica, la nostra proposta ha voluto dare vita a una riflessione globale sulla crisi delle migrazioni, creando uno strumento educativo e commemorativo che va ben oltre il semplice rilievo del relitto.

Con questo lavoro, abbiamo dimostrato come la tecnologia possa essere utilizzata per preservare la memoria storica e promuovere una riflessione profonda, mettendo in evidenza la dimensione umana dietro ai numeri e alle statistiche delle tragedie globali.